martedì 20 novembre 2018
Alienismo e Cromatismi Onirici a Gallipoli ne La Casa degli Artisti
MOSTRA COLLETTIVA "CROMATISMI ONIRICI"
Un progetto alienista quinta edizione
LA CASA DEGLI ARTISTI di Gallipoli non poteva chiudere il 2018 senza una nuova mostra. Stavolta si tratta di “CROMATISMI ONIRICI”, un altro progetto alienista a cura di
Maria Cristina Maritati, che si svolgerà dall'8 dicembre 2018 al 12 gennaio 2019,con ingresso gratuito ogni sera dalle 18 alle 20. Salvatore Barbagallo, Giorgio De Cesario,Eugenio Giustizieri, Martina Santarsiero, quattro artisti di fama internazionale, espongono le loro opere nella galleria dell’ormai famosa casa-museo/residenza d’artista.
Si tratta della quinta mostra rappresentativa del movimento “alienista” di cui Giorgio De Cesario è uno dei fondatori insieme ad altri nomi noti del mondo artistico come Beppe Costa, Orsetta Foà, Eugenio Giustizieri, Cesare Politi, Amanda Gesualdi e tanti altri italiani e stranieri. Il movimento ha già fatto il suo esordio nel 2012 riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica. Questa corrente di pensiero intende portare nuovi equilibri vitali all’interno della società contemporanea dal momento che essa, con il suo stile di vita, commette costantemente espropri di coscienza sino a decretarne la morte. Compito dell’artista è quindi quello di aiutare i fruitori dell’arte a ritrovare se stessi anche attraverso l’altro, a risvegliare la nostra umanità, ormai ceduta in cambio di un falso ideale di progresso, e della quale possiamo e dobbiamo riappropriarci per riuscire a produrre il reale cambiamento evolutivo. Il verbo "alienare" vuole in pratica evidenziare il modo in cui l'uomo si è estraniato a se stesso e il modo in cui ha preso le distanze dalla realtà, divenendo egli stesso "alienato" e "alienante" per sé e per gli altri.
Il termine Alienismo porta con sé una provocazione e una denuncia contro ogni forma di alienazione che in maniera sempre più dilagante ottunde le menti e schiavizza l’uomo. L’Arte è il primo gradino per l’autocoscienza dello Spirito, in quanto esso, solo nell’arte può vivere nell’immediatezza e nell’intuitività della sua fusione con e nella natura.
Le precedenti quattro mostre/progetto sono state le seguenti:
DALL’ATTUALITA’ AL FANTASY dove l’Arte, partendo dalla manifestazione dell’Attualità e dalla sua interpretazione, con lo scopo di riportare il pensiero creativo all’interno di forme adeguate, esprime la complessa spiritualità contemporanea, sperimentando nuovi equilibri fra contenuti e forme;
BURQA, "IDENTITA' ALIENATE E NASCOSTE", un progetto alienista che sottolinea come le donne islamiche di oggi, pur conservando in molte circostanze l'abbigliamento
delle loro antenate, abbiano superato molti tabù del passato ed abbiano imparato ad "alienare" agli altri le proprie emozioni, trasformando i propri veli in un simbolo di libertà;
DAL FUTURISMO AL VERTICALISMO, un progetto alienista che ha tracciato un percorso ben preciso iniziando dal futurismo siciliano – un fenomeno culturale che negli anni ’30 prese vita in Sicilia e si caratterizzò per la solarità e i cromatismi mediterranei – e proseguendo per le vie del Verticalismo, nell’intento di evidenziare il costruttivo percorso dello spirito artistico;
PERCORSI VISIVI E LETTERARI, progetto alienista dello scorso anno, che ha dimostrato come tutte le espressioni artistiche possano concorrere alla promozione emotiva dell’essere umano, educandolo alla bellezza e all’alienazione/condivisione di sensazioni e sentimenti.
Il percorso alienista di quest’anno invece si basa sui “CROMATISMI ONIRICI”, sui colori delle opere dei quattro artisti che con le loro tele descrivono un mondo immaginario, onirico appunto, nel tentativo di riportare gli osservatori in un mondo irreale fatto di attimi di leggerezza e di quotidianità poetica.
L'Alienismo si pone in termini conflittuali, destrutturanti con una cultura accademica e omologata che prevale a Sud-Est, fintamente progressista, in realtà conservatrice, intimamente autoreferenziale, che codifica lo status quo sprezzando i fermenti che si muovono nel sottosuolo. Un bel sasso nello stagno gettato da Giorgio De Cesario, artista famoso nel mondo, nato a Matino (Lecce) ma che vive a Gallipoli e insegna in una scuola.
In questa intervista spiega gli input estetici e filosofici e le coordinate teoriche nel "manifesto" del Movimento.
La mostra può essere visitata
dall'8 dicembre 2018 al 12 dicembre 2019
ogni giorno dalle ore 18 alle 20
Ingresso libero e gratuito
LA CASA DEGLI ARTISTI residenza d'artista
Via Lepanto, 1 Gallipoli (LE).
Tel. 0833261865 3332720348
www.lacasadegliartisti.it
www.giorgiodecesario.it
lunedì 4 settembre 2017
15 artisti di fama internazionale per Mater aquae ne La casa degli Artisti
Dal 16 al 26 settembre 2017 ci sarà ancora un evento culturale nella Galleria
permanente dell'artista salentino Giorgio De Cesario presso La Casa degli Artisti di Gallipoli:
una mostra Collettiva con ben 15 artisti di fama internazionale dal titolo " MATER AQUAE,
simboli e miti del mare".
La mostra-evento è a cura di Martina Santarsiero, pittrice bolognese.
Vernissage 16 settembre ore 18.00 Aperta tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00, L’ingresso è libero.
Si prevedono inoltre letture di poemi e inni dedicati al mare e un buffet bioveg a cura di Il Tempo di Momo (LE)
Finissage 26 settembre 2017 ore 18.00
con performance di Mermaid Belly Dance e brindisi di fine mostra
Artisti in esposizione:
M.Anteri,C.Cannavò,M.L.Castro,G.De Cesario,C.Garuti,Giorgio Giò,M.Jay Casalini,M.Lucente,Lusa,V.Marra,
M.Santarsiero,Sario,A.Stivali,D.Tarantino,G.Vetrugno
Madre Acqua, l''acqua viene espressa come principio cosmico femminile, anima del Mondo, Madre per eccellenza,
creatrice di vita e a volte di morte, connessa ai cicli lunari, all'inconscio e al liquido amniotico
del ventre materno.
Fin dall'antichità si parla dell'acqua e del mare come fonte originaria della vita, nelle antiche
cosmogonie dai miti greci fino alla santeria cubana, si cita l'acqua come luogo di nascita di divinità e
creature dell'Universo.
Nei miti greci si narra che da Oceano, il figlio maggiore di Urano e Gaia, si generarono tutti i mari, i fiumi, le fonti, i laghi e tutte le sorgenti di acqua dolce e salata.
Tante sono le creature e le divinità marine che popolano le leggende dei nostri mari.
Tutto l'antico Testamento esalta il segno di benedizione dell'acqua: il Diluvio e il passaggio attraverso il Mar Rosso segnano la sua forza distruttrice, ma anche la rinascita dell'umanità...
Il mare tra sacro e profano, è sempre stato simbolo di rigenerazione, che venga scelto come luogo per celebrare riti di purificazione o per puro relax vacanziero ha da sempre un posto speciale nel cuore di creativi, artisti, cantanti e poeti.
Questo evento vuole essere una celebrazione del mare e in particolare del nostro Mediterraneo crocevia di popoli, eroi, santi e navigatori.
Informazioni e contatti presso:
“La casa degli artisti”,
via Lepanto 1, Gallipoli. Tel. 0833/261865
www.lacasadegliartisti.it
www.giorgiodecesario.it
sabato 5 marzo 2016
MOSTRA COLLETTIVA PERCORSI VISIVI E LETTERARI 10 anni di promozione culturale ne La Casa degli Artisti di Gallipoli.
Un'esplorazione fra i piccoli tesori raccolti e gelosamente conservati in questi 10 anni di presenza attiva nel
panorama culturale pugliese e nazionale. Un itinerario emozionale fra donazioni e attestati di affetto,
collezionati negli anni e con cura custoditi, che ora vengono esibiti al pubblico per la gioia di condividere
momenti di entusiasmo e passione.
E' questo il significato della nuova mostra che animerà gli spazi espositivi della Casa degli Artisti di Gallipoli
a partire dal 24 marzo prossimo sino alla fine dell'anno.
Si tratta quindi della celebrazione del primo decennio di attività di questo fantasmagorico contenitore d'arte e di ospitalità, ormai famoso a livello internazionale non solo per la singolare struttura architettonica, ideata
dall'artista Giorgio De Cesario che qui espone in permanenza le sue opere, ma anche per la molteplicità delle
iniziative culturali proposte dai proprietari, lo stesso Giorgio De Cesario e Maria Cristina Maritati, che sempre hanno offerto gratuitamente la propria residenza come location espositiva per varie espressioni d'arte.
Numerosi quotidiani, giornali e riviste specializzate del mondo dell'arte e del turismo hanno testimoniato con
articoli lusinghieri questo loro continuo impegno .
Per l'occasione saranno messe in mostra tutte le opere donate alla Casa, tra le quali, ad esempio, i dipinti
minimal di Salvatore Pepe, le realizzazioni surrealiste di Max Hamlet Sauvage, alcune tele di Eugenio Giustizieri, Patrizia Chiriacò e Giuseppe Cascella.
Si potranno ammirare i numerosi cimeli che impreziosiscono vari angoli di questa residenza e tra questi citiamo uno scritto inedito di Gabriele D'Annunzio, due litografie di Basilio Cascella, alcune foto fine '800, con ritocchi di colore dati a mano, e tante altre piccole rarità dall'inestimabile valore affettivo.
Completeranno questo excursus celebrativo i vari volumi qui presentati nel corso degli anni e fra questi ricordiamo le opere storiche di Federico Natali, le poesie di Beppe Costa e Amanda Gesualdi, i ritratti biografici di Augusto Benemeglio,i racconti di Nadia Marra, gli innovativi graphic novels di Ilaria Ferramosca e numerosi testi della casa editrice Akkuaria rappresentata da Vera Ambra.
Concludendo, ecco di seguito, e in ordine rigorosamente alfabetico, i nomi dei pittori, degli scultori e degli
scrittori partecipanti alla collettiva: Ago, Elisa Albano,Sebastiano Altomare, Vera Ambra, Augusto Ambrosone, Enzo Angiuoni, Antarm (Armida Mele), Salvatore Barbagallo, Augusto Benemeglio, Ivano Bersini, Romina Berto, Pino Bosco, Alba F. Bove, Davide Caputo, Luigi C. Carriero, Basilio Cascella, Giuseppe Cascella, M. Concetta Cataldo, Giovanna Cataliotti,Patrizia Chiriacò, Rita Colopi, Pino Conestabile, Letterio Consiglio, Stefania Convalle, Danny H. Cortese, Beppe Costa, Gianni D'Amico, Angelo De Boni, Giorgio De Cesario, Gianmarco De Francisco, Mario D'Imperio,
Andrea Donaera, Menna Elfyn, Anna Falcone, Vittoria Fedele, Ilaria Ferramosca, Bice Ferraresi, Salvatore Gaglio, Amanda Gesualdi, Annalaura Giannelli, Eugenio Giustizieri, Beatrice Gradossa, Raffaele Iannone, Lorenzo Lenzi, Gigi Leone, Giuseppe Lucca, Mariangela Mancini, Anna L. Marcinò, Marco Marino, Nadia Marra, Federico Natali, Salvatore Pepe, Roberto Perrone, Domenico Pinto, Antonio Presicce, Caradog Prichard, Max H. Sauvage, Valerie Scaletta, Gino Schirosi, Giovanni Scillo, Paolo Tortorici.
Inaugurazione il 24 marzo ore 18,00 ingresso libero e gratuito
visitate la pagina facebook per visionare tutte le opere
https://www.facebook.com/events/905223176265416/
ufficio stampa e sede dell'evento:
LA CASA DEGLI ARTISTI
contenitore d'arte e di ospitalità
Via Lepanto 1 73014 Gallipoli (Le) Italia
Prof.ssa Maria Cristina Maritati
tel. 0833/261865 3332720348 3471893963
www.lacasadegliartisti.it
www.giorgiodecesario.it
VISUAL AND LITERARY PATHWAYS
10 years of cultural promotion in La Casa degli Artisti of Gallipoli.
An exploration of the treasures collected and jealously preserved in these 10 years of active presence in
Apulian and national cultural landscape. An emotional itinerary through donations and affection certificates,
collected over the years and kept with care now being exhibited to the public for the joy of sharing
moments of enthusiasm and passion.
This is the meaning of the new shows that will animate the exhibition spaces of La Casa degli Artisti of Gallipoli from March 24th to the end of 2016.
It is therefore the celebration of the first decade of this phantasmagorical art and hospitality container now
internationally famous not only for its unique architectural structure, designedby the artist Giorgio De Cesario who here permanently exposes his works, but also for the variety ofcultural initiatives proposed by the owners, the same Giorgio De Cesario and Maria Cristina Maritati, who always offer their residence freely as an exhibition location for various art expressions.
Many newspapers and magazines of art and tourism have witnessed witharticles their commitment.
On the occasion all the works donated to the House will be on display, including, for example, Salvatore Pepe's minimal paintings, Max Hamlet Sauvage's surrealist creations, Eugenio Giustizieri's,
Patrizia Chiriacò's and Giuseppe Cascella's paintings .
You can admire the many relics that adorn many corners of this residence and among them let's remember an
unpublished poem by Gabriele D'Annunzio, two lithographs by Basilio Cascella , some XIX-century photos and many other small rarities of inestimable sentimental value. This celebratory excursus will be completed with various volumes presented here over the years and among these we remember Federico Natali's historical works, Beppe Costa's and Amanda Gesualdi's poems, Augusto Benemeglio's biographical portraits , Nadia Marra's short stories, Ilaria Ferramosca's graphic novels and numerous texts published by Akkuaria represented by Vera Ambra.
In conclusion, here are, in strictly alphabetical order, the names of the painters, sculptors, and
writers taking part in the exhibition: Ago, Elisa Albano, Sebastiano Altomare, Vera Ambra, Augusto Ambrosone, EnzoAngiuoni, Antarm (Armida Mele), Salvatore Barbagallo, Augusto Benemeglio, Ivano Bersini, Romina Berto, Pino Bosco,Alba F. Bove, Davide Caputo, Luigi C. Carriero, Basilio Cascella, Giuseppe Cascella, M.Concetta Cataldo, GiovannaCataliotti, Patrizia Chiriacò, Rita Colopi, Pino Conestabile, Letterio Consiglio, Stefania Convalle, Danny H.Cortese, Beppe Costa, Gianni D'Amico, Angelo De Boni, Giorgio De Cesario, Gianmarco De Francisco, Mario D'Imperio,Andrea Donaera, Menna Elfyn, Anna Falcone, Vittoria Fedele, Ilaria Ferramosca, Bice Ferraresi, Salvatore Gaglio,Amanda Gesualdi, Annalaura Giannelli, Eugenio Giustizieri, Beatrice Gradossa, Raffaele Iannone, Lorenzo Lenzi, GigiLeone, Giuseppe Lucca, Mariangela Mancini, Anna L. Marcinò, Marco Marino, Nadia Marra, Federico Natali, Salvatore Pepe, Roberto Perrone, Domenico Pinto, Antonio Presicce, Caradog Prichard, Max H. Sauvage, Valerie Scaletta, GinoSchirosi, Giovanni Scillo, Paolo Tortorici.
panorama culturale pugliese e nazionale. Un itinerario emozionale fra donazioni e attestati di affetto,
collezionati negli anni e con cura custoditi, che ora vengono esibiti al pubblico per la gioia di condividere
momenti di entusiasmo e passione.
E' questo il significato della nuova mostra che animerà gli spazi espositivi della Casa degli Artisti di Gallipoli
a partire dal 24 marzo prossimo sino alla fine dell'anno.
Si tratta quindi della celebrazione del primo decennio di attività di questo fantasmagorico contenitore d'arte e di ospitalità, ormai famoso a livello internazionale non solo per la singolare struttura architettonica, ideata
dall'artista Giorgio De Cesario che qui espone in permanenza le sue opere, ma anche per la molteplicità delle
iniziative culturali proposte dai proprietari, lo stesso Giorgio De Cesario e Maria Cristina Maritati, che sempre hanno offerto gratuitamente la propria residenza come location espositiva per varie espressioni d'arte.
Numerosi quotidiani, giornali e riviste specializzate del mondo dell'arte e del turismo hanno testimoniato con
articoli lusinghieri questo loro continuo impegno .
Per l'occasione saranno messe in mostra tutte le opere donate alla Casa, tra le quali, ad esempio, i dipinti
minimal di Salvatore Pepe, le realizzazioni surrealiste di Max Hamlet Sauvage, alcune tele di Eugenio Giustizieri, Patrizia Chiriacò e Giuseppe Cascella.
Si potranno ammirare i numerosi cimeli che impreziosiscono vari angoli di questa residenza e tra questi citiamo uno scritto inedito di Gabriele D'Annunzio, due litografie di Basilio Cascella, alcune foto fine '800, con ritocchi di colore dati a mano, e tante altre piccole rarità dall'inestimabile valore affettivo.
Completeranno questo excursus celebrativo i vari volumi qui presentati nel corso degli anni e fra questi ricordiamo le opere storiche di Federico Natali, le poesie di Beppe Costa e Amanda Gesualdi, i ritratti biografici di Augusto Benemeglio,i racconti di Nadia Marra, gli innovativi graphic novels di Ilaria Ferramosca e numerosi testi della casa editrice Akkuaria rappresentata da Vera Ambra.
Concludendo, ecco di seguito, e in ordine rigorosamente alfabetico, i nomi dei pittori, degli scultori e degli
scrittori partecipanti alla collettiva: Ago, Elisa Albano,Sebastiano Altomare, Vera Ambra, Augusto Ambrosone, Enzo Angiuoni, Antarm (Armida Mele), Salvatore Barbagallo, Augusto Benemeglio, Ivano Bersini, Romina Berto, Pino Bosco, Alba F. Bove, Davide Caputo, Luigi C. Carriero, Basilio Cascella, Giuseppe Cascella, M. Concetta Cataldo, Giovanna Cataliotti,Patrizia Chiriacò, Rita Colopi, Pino Conestabile, Letterio Consiglio, Stefania Convalle, Danny H. Cortese, Beppe Costa, Gianni D'Amico, Angelo De Boni, Giorgio De Cesario, Gianmarco De Francisco, Mario D'Imperio,
Andrea Donaera, Menna Elfyn, Anna Falcone, Vittoria Fedele, Ilaria Ferramosca, Bice Ferraresi, Salvatore Gaglio, Amanda Gesualdi, Annalaura Giannelli, Eugenio Giustizieri, Beatrice Gradossa, Raffaele Iannone, Lorenzo Lenzi, Gigi Leone, Giuseppe Lucca, Mariangela Mancini, Anna L. Marcinò, Marco Marino, Nadia Marra, Federico Natali, Salvatore Pepe, Roberto Perrone, Domenico Pinto, Antonio Presicce, Caradog Prichard, Max H. Sauvage, Valerie Scaletta, Gino Schirosi, Giovanni Scillo, Paolo Tortorici.
Inaugurazione il 24 marzo ore 18,00 ingresso libero e gratuito
visitate la pagina facebook per visionare tutte le opere
https://www.facebook.com/events/905223176265416/
ufficio stampa e sede dell'evento:
LA CASA DEGLI ARTISTI
contenitore d'arte e di ospitalità
Via Lepanto 1 73014 Gallipoli (Le) Italia
Prof.ssa Maria Cristina Maritati
tel. 0833/261865 3332720348 3471893963
www.lacasadegliartisti.it
www.giorgiodecesario.it
VISUAL AND LITERARY PATHWAYS
10 years of cultural promotion in La Casa degli Artisti of Gallipoli.
An exploration of the treasures collected and jealously preserved in these 10 years of active presence in
Apulian and national cultural landscape. An emotional itinerary through donations and affection certificates,
collected over the years and kept with care now being exhibited to the public for the joy of sharing
moments of enthusiasm and passion.
This is the meaning of the new shows that will animate the exhibition spaces of La Casa degli Artisti of Gallipoli from March 24th to the end of 2016.
It is therefore the celebration of the first decade of this phantasmagorical art and hospitality container now
internationally famous not only for its unique architectural structure, designedby the artist Giorgio De Cesario who here permanently exposes his works, but also for the variety ofcultural initiatives proposed by the owners, the same Giorgio De Cesario and Maria Cristina Maritati, who always offer their residence freely as an exhibition location for various art expressions.
Many newspapers and magazines of art and tourism have witnessed witharticles their commitment.
On the occasion all the works donated to the House will be on display, including, for example, Salvatore Pepe's minimal paintings, Max Hamlet Sauvage's surrealist creations, Eugenio Giustizieri's,
Patrizia Chiriacò's and Giuseppe Cascella's paintings .
You can admire the many relics that adorn many corners of this residence and among them let's remember an
unpublished poem by Gabriele D'Annunzio, two lithographs by Basilio Cascella , some XIX-century photos and many other small rarities of inestimable sentimental value. This celebratory excursus will be completed with various volumes presented here over the years and among these we remember Federico Natali's historical works, Beppe Costa's and Amanda Gesualdi's poems, Augusto Benemeglio's biographical portraits , Nadia Marra's short stories, Ilaria Ferramosca's graphic novels and numerous texts published by Akkuaria represented by Vera Ambra.
In conclusion, here are, in strictly alphabetical order, the names of the painters, sculptors, and
writers taking part in the exhibition: Ago, Elisa Albano, Sebastiano Altomare, Vera Ambra, Augusto Ambrosone, EnzoAngiuoni, Antarm (Armida Mele), Salvatore Barbagallo, Augusto Benemeglio, Ivano Bersini, Romina Berto, Pino Bosco,Alba F. Bove, Davide Caputo, Luigi C. Carriero, Basilio Cascella, Giuseppe Cascella, M.Concetta Cataldo, GiovannaCataliotti, Patrizia Chiriacò, Rita Colopi, Pino Conestabile, Letterio Consiglio, Stefania Convalle, Danny H.Cortese, Beppe Costa, Gianni D'Amico, Angelo De Boni, Giorgio De Cesario, Gianmarco De Francisco, Mario D'Imperio,Andrea Donaera, Menna Elfyn, Anna Falcone, Vittoria Fedele, Ilaria Ferramosca, Bice Ferraresi, Salvatore Gaglio,Amanda Gesualdi, Annalaura Giannelli, Eugenio Giustizieri, Beatrice Gradossa, Raffaele Iannone, Lorenzo Lenzi, GigiLeone, Giuseppe Lucca, Mariangela Mancini, Anna L. Marcinò, Marco Marino, Nadia Marra, Federico Natali, Salvatore Pepe, Roberto Perrone, Domenico Pinto, Antonio Presicce, Caradog Prichard, Max H. Sauvage, Valerie Scaletta, GinoSchirosi, Giovanni Scillo, Paolo Tortorici.
mercoledì 13 maggio 2015
BERSAGLIO EXPO MILANO
l'arte di nutrire il pianeta
150 Artisti per migliorare il mondo
150 Progetti per far vivere il pianeta
18/28 maggio 2015
Artista selezionato
GIORGIO DE CESARIO
La particolarità delle opere dell'artista salentino Giorgio De Cesario sono i volti in argilla sulla tela.
E'una tecnica nuova e lui ne è l'inventore.
Descrive con i suoi personaggi la vita quotidiana con le sue piccolezze e le grandi problematiche del mondo moderno.
Sentimenti ed effetti cromatici sono l'essenza della sua arte.
Date un'occhiata al sito http://www.giorgiodecesario.it
informazioni sull'evento:
http://www.microbo.net/event/bersaglioexpo-microlive1/
l'arte di nutrire il pianeta
150 Artisti per migliorare il mondo
150 Progetti per far vivere il pianeta
18/28 maggio 2015
Artista selezionato
GIORGIO DE CESARIO
La particolarità delle opere dell'artista salentino Giorgio De Cesario sono i volti in argilla sulla tela.
E'una tecnica nuova e lui ne è l'inventore.
Descrive con i suoi personaggi la vita quotidiana con le sue piccolezze e le grandi problematiche del mondo moderno.
Sentimenti ed effetti cromatici sono l'essenza della sua arte.
Date un'occhiata al sito http://www.giorgiodecesario.it
informazioni sull'evento:
http://www.microbo.net/event/bersaglioexpo-microlive1/
venerdì 20 giugno 2014
Dall’Attualità al Fantasy: un progetto alienista,Mostra Personale Itinerante di Giorgio De Cesario (Ottava Tappa)"
A cura di Massimo De Luca, Maria Cristina Maritati, Vera Ambra.
Con il patrocinio del Comune di Gallipoli,del Comune di Brindisi, della Fondazione Umanitaria Sede di Roma, del Comitato Provinciale di Catania dell’A.I.C.S. Settore Cultura, dell’Associazione Akkuaria (promotrice del Movimento artistico e di pensiero "Alienismo") e con la collaborazione de La Casa degli Artisti di Gallipoli, del Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana e delle associazioni : 51 Pegasi, Fondazione La città invisibile, il Dipartimento Affari Sociali del CAD Provinciale di Catania, ZeroMoneta Records, Comitato del Premio Le rosse pergamene, Ethos 3000.
In sede sarà disponibile il catalogo della mostra, edito a cura della Banca Popolare Pugliese e con testi di Maria Cristina Maritati,Vera Ambra,Eugenio Giustizieri,Biagio Praticò,
Augusto Benemeglio, Beppe Costa, Paola Berardi.
Il catalogo può essere scaricato al seguente link:
http://www.giorgiodecesario.it/wp-content/uploads/2011/12/Catalogogiorgiodecesario.pdf
Sede: Sale Espositive de La Casa degli Artisti Gallipoli (Le).
Inaugurazione: Giovedì 24 Luglio 2014, ore 18,00
Durata: dal 24/07/2014 al 30/09/2014
Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 18,00 alle 21,00
Ingresso Libero
COMUNICATO STAMPA
La Mostra Personale Itinerante “Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista” dell’artista Giorgio De Cesario ritorna a La Casa degli Artisti di Gallipoli, dopo i grandi successi ottenuti nelle tappe di Roma,Chieti, Gallipoli, Brindisi,Francavilla Fontana,Matino,Parabita.
Rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10.00 - 12.00 / 18.00 - 21.00 fino al prossimo mese di settembre per poi ricominciare il suo viaggio in varie sedi italiane.
Si tratta della prima mostra “alienista” di Giorgio De Cesario, uno dei fondatori, insieme a Vera Ambra, del movimento culturale e di pensiero denominato “Alienismo”.La Mostra ha già fatto il suo esordio presso La Casa degli Artisti di Gallipoli, che ospita la Galleria Permanente di Giorgio De Cesario, dove ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica così raccontato dalla scrittrice Ilaria Ferramosca: “Una serata intensa ,fatta di cultura, emozioni, e con l’attenzione rivolta soprattutto alla socialità e al confronto; con lo scopo di ritrovare noi stessi anche attraverso l’altro, risvegliare la nostra umanità, ormai ceduta in cambio di un falso ideale di progresso, e della quale possiamo e dobbiamo riappropriarci per riuscire a produrre il reale cambiamento evolutivo”.
La nuova collezione di tele dell’artista percorre un interessante itinerario pittorico tra i vari fatti di cronaca tanto pubblicizzati dai mass media in questi ultimi anni: i casi di Melania Rea e Yara Gambirasio, le numerose vittime della Costa Concordia, Belen Rodriguez e la sua farfallina, Melissa Bassi e la sua tragica fine , le molte donne di oggi che spariscono senza lasciare traccia di sé, la crisi dei valori nella società moderna, la pericolosa situazione politica italiana e tanti altri ancora. Sono presenti inoltre alcune opere fuori catalogo, come la tela sulle storiche dimissioni di Papa Ratzinger e quella relativa ai suicidi per disperazione di questi ultimi anni.
Oggi i mass media diffondono immagini ogni momento del giorno e della notte e negli angoli più remoti del nostro villaggio globale, ed ecco che alcune di queste immagini diventano molto spesso "icone" di un avvenimento. Proprio partendo da queste icone Giorgio De Cesario ha iniziato il suo viaggio figurativo. La novità consiste nella trasfigurazione di queste immagini-simbolo, non una semplice riproduzione grafico-pittorica ma una rilettura di tutti i dettagli, una rielaborazione fantastica tramite colore ed effetti cromatici.
E' quindi dalla “contaminazione” di questi due mondi, la realtà dell'attuale e l'irrealtà del fantastico, che nascono le nuove opere di Giorgio De Cesario. Il tutto è arricchito da quegli elementi che da sempre caratterizzano la sua produzione: la tecnica inconfondibile dei volti in argilla in rilievo sulla tela, orecchini veri che pendono dai lobi dei personaggi femminili, vivaci fantasmagorie cromatiche sia nello sfondo che nella rappresentazione dei dettagli. L’osservatore è ancora una volta trasportato in un mondo fantastico, ma, nello stesso tempo,è portato a riflettere su quello che è il mondo di oggi: uno scenario drammatico dove disagio mentale, superstizione, superficialità e ignoranza provocano tragedie inenarrabili.
Le opere in esposizione inoltre si rifanno ai principi dell’ “alienismo”, un nuovo movimento artistico e di pensiero, fondato da Giorgio De Cesario due anni fa a Roma insieme a Vera Ambra, scrittrice ed editrice. Tale movimento mira alla rinascita del messaggio artistico in senso lato e alla sua “alienazione”, cioè alla sua più ampia condivisione nel villaggio globale in cui viviamo.
Dopo la tappa presso il Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana (BR) e quella presso il Bastione San Giacomo di Brindisi, la Mostra ha dovuto interrompere il suo percorso a causa di un brutto male che ha colpito l’artista che ora è fortunatamente rinato dopo una strenua lotta con il suo invisibile antagonista, come testimoniano alcune opere, le più recenti ed anch’esse fuori catalogo.
La scrittrice Ilaria Ferramosca ha così descritto le opere presenti in questa nuova collezione:” I lavori della nuova produzione di De Cesario individuano alcuni dei momenti salienti della cronaca odierna, nera o scandalistica; esempi che sottolineano l’allontanamento dell’uomo dai valori di un tempo e dai suoi sentimenti, fino a divenire quasi alieno a se stesso. Solo l’arte può scuotere e risvegliare le coscienze fino a sublimare le brutture del quotidiano, trasfigurandole in metafore e moniti, come facevano le fiabe nel passato”. E la poetessa Vera Ambra, madrina della serata inaugurale del primo appuntamento a Gallipoli, si è così pronunciata su queste ultime fatiche dell’artista: “Attraverso le sue opere Giorgio ha cercato di prendere le distanze dalla follia che coglie all'improvviso e fa di noi tutti delle vittime inconsapevoli della cronaca che pubblicizza attraverso gli schermi e i giornali fatti talmente spaventosi da sembrare finti”.
Ed infine Vincenzo Sardiello, Presidente del Centro Artistico – Culturale “La Casaccia” , si è così espresso:” Il progetto di De Cesario propone un viaggio nei meandri della contemporaneità e racconta al visitatore il progressivo abbandono degli uomini della propria natura e dei propri sentimenti per abbracciare un sentiero di alienazione da se stessi”.
Maria Cristina Maritati
Ufficio Stampa:
La Casa degli Artisti
Via Lepanto, 1 Gallipoli (Le)
tel.0833261865 3332720348 3471893963
www.lacasadegliartisti.it
www.giorgiodecesario.it
www.alienismo.it
Con il patrocinio del Comune di Gallipoli,del Comune di Brindisi, della Fondazione Umanitaria Sede di Roma, del Comitato Provinciale di Catania dell’A.I.C.S. Settore Cultura, dell’Associazione Akkuaria (promotrice del Movimento artistico e di pensiero "Alienismo") e con la collaborazione de La Casa degli Artisti di Gallipoli, del Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana e delle associazioni : 51 Pegasi, Fondazione La città invisibile, il Dipartimento Affari Sociali del CAD Provinciale di Catania, ZeroMoneta Records, Comitato del Premio Le rosse pergamene, Ethos 3000.
In sede sarà disponibile il catalogo della mostra, edito a cura della Banca Popolare Pugliese e con testi di Maria Cristina Maritati,Vera Ambra,Eugenio Giustizieri,Biagio Praticò,
Augusto Benemeglio, Beppe Costa, Paola Berardi.
Il catalogo può essere scaricato al seguente link:
http://www.giorgiodecesario.it/wp-content/uploads/2011/12/Catalogogiorgiodecesario.pdf
Sede: Sale Espositive de La Casa degli Artisti Gallipoli (Le).
Inaugurazione: Giovedì 24 Luglio 2014, ore 18,00
Durata: dal 24/07/2014 al 30/09/2014
Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 18,00 alle 21,00
Ingresso Libero
COMUNICATO STAMPA
La Mostra Personale Itinerante “Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista” dell’artista Giorgio De Cesario ritorna a La Casa degli Artisti di Gallipoli, dopo i grandi successi ottenuti nelle tappe di Roma,Chieti, Gallipoli, Brindisi,Francavilla Fontana,Matino,Parabita.
Rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10.00 - 12.00 / 18.00 - 21.00 fino al prossimo mese di settembre per poi ricominciare il suo viaggio in varie sedi italiane.
Si tratta della prima mostra “alienista” di Giorgio De Cesario, uno dei fondatori, insieme a Vera Ambra, del movimento culturale e di pensiero denominato “Alienismo”.La Mostra ha già fatto il suo esordio presso La Casa degli Artisti di Gallipoli, che ospita la Galleria Permanente di Giorgio De Cesario, dove ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica così raccontato dalla scrittrice Ilaria Ferramosca: “Una serata intensa ,fatta di cultura, emozioni, e con l’attenzione rivolta soprattutto alla socialità e al confronto; con lo scopo di ritrovare noi stessi anche attraverso l’altro, risvegliare la nostra umanità, ormai ceduta in cambio di un falso ideale di progresso, e della quale possiamo e dobbiamo riappropriarci per riuscire a produrre il reale cambiamento evolutivo”.
La nuova collezione di tele dell’artista percorre un interessante itinerario pittorico tra i vari fatti di cronaca tanto pubblicizzati dai mass media in questi ultimi anni: i casi di Melania Rea e Yara Gambirasio, le numerose vittime della Costa Concordia, Belen Rodriguez e la sua farfallina, Melissa Bassi e la sua tragica fine , le molte donne di oggi che spariscono senza lasciare traccia di sé, la crisi dei valori nella società moderna, la pericolosa situazione politica italiana e tanti altri ancora. Sono presenti inoltre alcune opere fuori catalogo, come la tela sulle storiche dimissioni di Papa Ratzinger e quella relativa ai suicidi per disperazione di questi ultimi anni.
Oggi i mass media diffondono immagini ogni momento del giorno e della notte e negli angoli più remoti del nostro villaggio globale, ed ecco che alcune di queste immagini diventano molto spesso "icone" di un avvenimento. Proprio partendo da queste icone Giorgio De Cesario ha iniziato il suo viaggio figurativo. La novità consiste nella trasfigurazione di queste immagini-simbolo, non una semplice riproduzione grafico-pittorica ma una rilettura di tutti i dettagli, una rielaborazione fantastica tramite colore ed effetti cromatici.
E' quindi dalla “contaminazione” di questi due mondi, la realtà dell'attuale e l'irrealtà del fantastico, che nascono le nuove opere di Giorgio De Cesario. Il tutto è arricchito da quegli elementi che da sempre caratterizzano la sua produzione: la tecnica inconfondibile dei volti in argilla in rilievo sulla tela, orecchini veri che pendono dai lobi dei personaggi femminili, vivaci fantasmagorie cromatiche sia nello sfondo che nella rappresentazione dei dettagli. L’osservatore è ancora una volta trasportato in un mondo fantastico, ma, nello stesso tempo,è portato a riflettere su quello che è il mondo di oggi: uno scenario drammatico dove disagio mentale, superstizione, superficialità e ignoranza provocano tragedie inenarrabili.
Le opere in esposizione inoltre si rifanno ai principi dell’ “alienismo”, un nuovo movimento artistico e di pensiero, fondato da Giorgio De Cesario due anni fa a Roma insieme a Vera Ambra, scrittrice ed editrice. Tale movimento mira alla rinascita del messaggio artistico in senso lato e alla sua “alienazione”, cioè alla sua più ampia condivisione nel villaggio globale in cui viviamo.
Dopo la tappa presso il Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana (BR) e quella presso il Bastione San Giacomo di Brindisi, la Mostra ha dovuto interrompere il suo percorso a causa di un brutto male che ha colpito l’artista che ora è fortunatamente rinato dopo una strenua lotta con il suo invisibile antagonista, come testimoniano alcune opere, le più recenti ed anch’esse fuori catalogo.
La scrittrice Ilaria Ferramosca ha così descritto le opere presenti in questa nuova collezione:” I lavori della nuova produzione di De Cesario individuano alcuni dei momenti salienti della cronaca odierna, nera o scandalistica; esempi che sottolineano l’allontanamento dell’uomo dai valori di un tempo e dai suoi sentimenti, fino a divenire quasi alieno a se stesso. Solo l’arte può scuotere e risvegliare le coscienze fino a sublimare le brutture del quotidiano, trasfigurandole in metafore e moniti, come facevano le fiabe nel passato”. E la poetessa Vera Ambra, madrina della serata inaugurale del primo appuntamento a Gallipoli, si è così pronunciata su queste ultime fatiche dell’artista: “Attraverso le sue opere Giorgio ha cercato di prendere le distanze dalla follia che coglie all'improvviso e fa di noi tutti delle vittime inconsapevoli della cronaca che pubblicizza attraverso gli schermi e i giornali fatti talmente spaventosi da sembrare finti”.
Ed infine Vincenzo Sardiello, Presidente del Centro Artistico – Culturale “La Casaccia” , si è così espresso:” Il progetto di De Cesario propone un viaggio nei meandri della contemporaneità e racconta al visitatore il progressivo abbandono degli uomini della propria natura e dei propri sentimenti per abbracciare un sentiero di alienazione da se stessi”.
Maria Cristina Maritati
Ufficio Stampa:
La Casa degli Artisti
Via Lepanto, 1 Gallipoli (Le)
tel.0833261865 3332720348 3471893963
www.lacasadegliartisti.it
www.giorgiodecesario.it
www.alienismo.it
venerdì 9 maggio 2014
" Dall’Attualità al Fantasy: un progetto alienista a Matino"di Giorgio De Cesario (Quarta Tappa Mostra Personale Itinerante).
Con il patrocinio del Comitato della Festa Patronale di San Giorgio - Matino, del Comune di Brindisi, del Comune di Gallipoli, della Fondazione Umanitaria Sede di Roma, del Comitato Provinciale di Catania dell’A.I.C.S. Settore Cultura, dell’Associazione Akkuaria (promotrice del Movimento artistico e di pensiero "Alienismo") e con la collaborazione de La Casa degli Artisti di Gallipoli, del Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana, dell' associazione 51 Pegasi e del Dipartimento Affari Sociali del CAD Provinciale di Catania.
In sede sarà disponibile il catalogo della mostra, edito a cura della Banca Popolare Pugliese e con testi di Maria Cristina Maritati,Vera Ambra,Eugenio Giustizieri,Biagio Praticò,
Augusto Benemeglio, Beppe Costa, Paola Berardi.
Il catalogo può essere scaricato al seguente link:
http://www.giorgiodecesario.it/wp-content/uploads/2011/12/Catalogogiorgiodecesario.pdf
Sede: Sale Espositive del Comitato della Festa Patronale di San Giorgio Piazza Municipio - Matino (Le).
Inaugurazione: Giovedì 29 Maggio 2014, ore 18,00
Durata: dal 29/05/2014 al 02/06/2014
Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 18,00 alle 21,00
Ingresso Libero
COMUNICATO STAMPA
Uno dei più prestigiosi appuntamenti della Festa Patronale di San Giorgio a Matino sarà quest’anno la quarta tappa della Mostra Personale Itinerante dell’artista Giorgio De Cesario dal titolo “Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista”. Dal 29/5/2014 al 02/06/2014 infatti la mostra sarà ospitata nella sede del Comitato per la Festa Patronale sita in Piazza Municipio.
La nuova collezione di tele dell’artista percorre un interessante itinerario pittorico tra i vari fatti di cronaca tanto pubblicizzati dai mass media in questi ultimi anni: i casi di Melania Rea e Yara Gambirasio, le numerose vittime della Costa Concordia, Belen Rodriguez e la sua farfallina, Melissa Bassi e la sua tragica fine , le molte donne di oggi che spariscono senza lasciare traccia di sé, la crisi dei valori nella società moderna, la pericolosa situazione politica italiana e tanti altri ancora. Sono presenti inoltre alcune opere fuori catalogo, come la tela sulle storiche dimissioni di Papa Ratzinger e quella relativa ai suicidi per disperazione di questi ultimi anni.
Oggi i mass media diffondono immagini ogni momento del giorno e della notte e negli angoli più remoti del nostro villaggio globale, ed ecco che alcune di queste immagini diventano molto spesso "icone" di un avvenimento. Proprio partendo da queste icone Giorgio De Cesario ha iniziato il suo viaggio figurativo. La novità consiste nella trasfigurazione di queste immagini-simbolo, non una semplice riproduzione grafico-pittorica ma una rilettura di tutti i dettagli, una rielaborazione fantastica tramite colore ed effetti cromatici.
E' quindi dalla “contaminazione” di questi due mondi, la realtà dell'attuale e l'irrealtà del fantastico, che nascono le nuove opere di Giorgio De Cesario. Il tutto è arricchito da quegli elementi che da sempre caratterizzano la sua produzione: la tecnica inconfondibile dei volti in argilla in rilievo sulla tela, orecchini veri che pendono dai lobi dei personaggi femminili, vivaci fantasmagorie cromatiche sia nello sfondo che nella rappresentazione dei dettagli. L’osservatore è ancora una volta trasportato in un mondo fantastico, ma, nello stesso tempo,è portato a riflettere su quello che è il mondo di oggi: uno scenario drammatico dove disagio mentale, superstizione, superficialità e ignoranza provocano tragedie inenarrabili.
Le opere in esposizione inoltre si rifanno ai principi dell’ “alienismo”, un nuovo movimento artistico e di pensiero, fondato da Giorgio De Cesario due anni fa a Roma insieme a Vera Ambra, scrittrice ed editrice. Tale movimento mira alla rinascita del messaggio artistico in senso lato e alla sua “alienazione”, cioè alla sua più ampia condivisione nel villaggio globale in cui viviamo.
La Mostra Itinerante ha fatto il suo esordio presso La Casa degli Artisti di Gallipoli, dove ha sede la Galleria Permanente di Giorgio De Cesario, ha fatto tappa presso il Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana (BR) ed è poi stata ospitata presso il Bastione San Giacomo di Brindisi . Subito dopo questo appuntamento, la Mostra ha dovuto interrompere il suo percorso a causa di un brutto male che ha colpito l’artista che ora è fortunatamente rinato dopo una strenua lotta con il suo invisibile antagonista, come testimoniano alcune opere, le più recenti ed anch’esse fuori catalogo. Questa collezione ha riscosso ovunque un notevole successo di pubblico e di critica.
La scrittrice Ilaria Ferramosca ha così descritto le opere presenti in questa nuova collezione:” I lavori della nuova produzione di De Cesario individuano alcuni dei momenti salienti della cronaca odierna, nera o scandalistica; esempi che sottolineano l’allontanamento dell’uomo dai valori di un tempo e dai suoi sentimenti, fino a divenire quasi alieno a se stesso. Solo l’arte può scuotere e risvegliare le coscienze fino a sublimare le brutture del quotidiano, trasfigurandole in metafore e moniti, come facevano le fiabe nel passato”. E la poetessa Vera Ambra, madrina della serata inaugurale del primo appuntamento a Gallipoli, si è così pronunciata su queste ultime fatiche dell’artista: “Attraverso le sue opere Giorgio ha cercato di prendere le distanze dalla follia che coglie all'improvviso e fa di noi tutti delle vittime inconsapevoli della cronaca che pubblicizza attraverso gli schermi e i giornali fatti talmente spaventosi da sembrare finti”.
Ed infine Vincenzo Sardiello, Presidente del Centro Artistico – Culturale “La Casaccia” , si è così espresso:” Il progetto di De Cesario propone un viaggio nei meandri della contemporaneità e racconta al visitatore il progressivo abbandono degli uomini della propria natura e dei propri sentimenti per abbracciare un sentiero di alienazione da se stessi”.
Maria Cristina Maritati
Ufficio Stampa:
La Casa degli Artisti
Via Lepanto, 1 Gallipoli (Le)
tel.0833261865 3332720348 3471893963
www.lacasadegliartisti.it
www.giorgiodecesario.it
www.alienismo.it
RESURRECTIO: Opera autobiografica che insieme alla successiva initolata "Amor vitae" intende rappresentare il travaglio interiore dell'artista in quest'ultimo periodo della sua vita durante il quale ha dovuto lottare contro un brutto male. Colpito nel fisico e nella psiche, era caduto in un tunel oscuro, dove le ombre dell'aldilà sembravano spiarlo, osservarlo e, nello stesso tempo, esortarlo a non perdere la speranza e l'amore per la vita. In fondo al tunnel infatti ci sono i colori la luce della vita nella quale l'artista deve tornare a rivivere.
AMOR VITAE: Opera autobiografica che, insieme alla precedente intitolata "Resurrectio" è testimonianza della rinascita dell'artista.Lasciato alle spalle il buio tunnel che si intravede sullo sfondo, l'artista è tornato a rivivere nei colori della natura e a godere delle gioie della vita. Le sofferenze del passato sono ormai solo un ricordo ma anche un insegnamento a non perdere mai di vista il valore dell'esistenza.
sabato 15 dicembre 2012
DALL'ATTUALITA' AL FANTASY: UN PROGETTO ALIENISTA.
La nuova collezione di tele dell'artista Giorgio De Cesario percorre un interessante itinerario tra i vari fatti di cronaca tanto pubblicizzati dai mass media in questi ultimi mesi. Molti "disegnatori" del passato avevano illustrato con le loro immagini gli avvenimenti più eclatanti della loro contemporaneità, soprattutto in tempi della storia in cui la mancanza dei più elementari mezzi di comunicazione lasciavano ampio spazio alla creatività di questi "disegnatori", molto spesso artisti anonimi o noti solo agli addetti ai lavori. Come dimenticare, a questo proposito, i graffiti degli uomini primitivi, oppure le copertine illustrate della "Domenica del Corriere" in tempi più recenti? Oggi computer, televisione, macchina fotografica, videocamera ecc. diffondono immagini ogni momento del giorno e della notte ed in ogni angolo del nostro villaggio globale, tanto che alcune di queste immagini diventano molto spesso "icone" di un avvenimento. Ed è proprio partendo da queste icone che Giorgio De Cesario ha iniziato il suo percorso. La novità consiste nella trasfigurazione di queste immagini-simbolo, non una semplice riproduzione grafico-pittorica ma una reinterpretazione di tutti i dettagli, una rielaborazione fantastica tramite colore ed effetti cromatici. Ecco quindi spiegato il titolo di questa collezione: dall'attualità al fantasy. Il fantasy è un genere letterario che si è sviluppato a partire dalla seconda metà del XIX secolo e i suoi elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l'immaginazione, l'allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale.In questo filone rientrano quelle storie di letteratura fantastica dove viene a mancare qualunque spiegazione scientifica del misterioso e del sorprendente. Dalla letteratura il fantasy si è presto esteso ai mass media, soprattutto al cinema, alla televisione, ai fumetti e, in particolare, ai videogiochi. E' quindi dalla simbiosi e dalla osmosi di questi due mondi, la realtà dell'attuale e l'irrealtà del fantastico, che nascono le nuove opere di Giorgio De Cesario. Non mancano, comunque, tutti gli elementi che da sempre hanno caratterizzato la sua produzione: la sua tecnica inconfondibile dei volti in argilla in rilievo sulla tela, orecchini veri sui lobi dei personaggi femminili, intrecci di colori fortemente vivaci sia nello sfondo che nella rappresentazione dei dettagli.Il tutto attira ancora una volta lo sguardo di chi osserva, trasportandolo sì in un mondo fantastico, ma, nello stesso tempo, portandolo a riflettere su quello che è il mondo di oggi: uno scenario drammatico dove disagio mentale, superstizione, superficialità e ignoranza provocano tragedie inenarrabili. L'artista, uno dei fondatori dell' "alienismo", nuovo movimento artistico-culturale presentato a Roma nel febbraio 2012, intende quindi riallacciarsi ai principi di tale movimento, offrendo ai suoi estimatori una nuova lettura della realtà contemporanea: superarela drammaticità del contingente per ritrovare speranza e ottimismo, suggerire nuovi spazi alla fantasia per ridare respiro alla creatività, proporre al mondo nuovi colori per vivacizzare le varie tonalità di grigio della vita quotidiana.
La Farfallina
Opera giocosa, allegra e ricca di piacevoli effetti cromatici. Si rifà al famoso episodio di Belen Rodriguez che scandalizzò il pubblico del Festival di Sanremo 2012 apparendo sul palcoscenico con un profondo spacco laterale ed esibendo così il tatuaggio di una farfallina nelle parti quasi intime. Il pubblico maschile apprezzò, come si può ben capire dai personaggi che la circondano, visibilmente presi da questa inaspettata visione. Il tema trattato è quindi la superficialità del mondo moderno e la strumentalizzazione dell'accaduto da parte dei mass media. L'osservatore è colpito dall'ironia dell'artista, messa in evidenza dalle espressioni libidinose dei personaggi maschili, e dal suo tocco romantico, rivelato dallo sciame di farfalline dai tanti colori.
La Donna con le Valigie
Quest'opera non si rifà ad un avvenimento preciso ma ad una serie di fatti di cronaca, cioè a quelle donne che, stanche e depresse oppure allettate dal miraggio di una vita migliore, abbandonano la famiglia per non dare più notizie di sè. Scomparse misteriose che alcune volte si concludono tragicamente, altre invece non si concludono affatto e lasciano presagire la volontà di cambiare vita. Le valigie sono piene soprattutto di sogni che tante donne di oggi vorrebbero realizzare, deluse ed amareggiate da una vita piatta e monotona che non le soddisfa, nonostante, talvolta, le apparenze siano ben diverse. Sullo sfondo stanno a guardare la famiglia e gli amici, coprotagonisti inconsapevoli di questa vita noiosa. Anche qui la drammaticità del tema è alleggerita dai numerosi effetti cromatici che lasciano indovinare un atteggiamento ottimistico da parte dell'artista: forse famiglia ed amici stanno solo aspettando il suo ritorno, forse quelle valigie sono troppo pesanti, perchè il loro contenuto non è formato da sogni, ma da pietre che lei stessa ha voluto depositare nel suo cuore. In fin dei conti basta rimuoverle, e la vita tornerà a sorridere.
L'Ultimo Tango
Un uomo in tuta mimetica che balla con una donna molto elegante lungo un tortuoso sentiero di campagna e alcune soldatesse sullo sfondo, anche loro in divisa militare, che guardano questa coppia mentre volteggia in armoniosi passi di danza. Ma è la danza della morte: l'uomo è Parolisi e la donna è sua moglie Melania. L'argomento di quest'opera è quindi il famoso fatto di cronaca nera che tutti conosciamo. L'artista però ha voluto rendere romantico l'ultimo incontro tra marito e moglie, ha voluto trasfigurarlo in un tango passionale, nonostante i macabri dettagli propagandati dai mass media. Un'altra presenza importante in questa fantastica interpretazione dei fatti è la natura. Anche lei sta a guardare, muta. Un bosco fitto e misterioso che conosce tanti segreti, silenzioso testimone di sordidi traffici. Ma è primavera, le sue foglie stanno rinverdendo e il colore della speranza sembra accogliere Melania tra le sue braccia.
La Madonna del Giglio
Subito si indovina il fatto di cronaca che ha ispirato quest'opera: la Costa Concordia che interrompe bruscamente la sua navigazione nei pressi dell'Isola del Giglio. L'artista però non vuole soffermarsi sulle vittime della disgrazia che sembrano essere state inghiottite dalle fitte tenebre dello sfondo, ma sul miracolo compiuto dalla Dama in Rosso che volteggia elegantissima sul relitto. I fiori che ostenta tra le mani sono forse per coloro che non ci sono più, ma la sua danza purificatrice ha salvato migliaia di persone. E' lei la Madonna del Giglio, una presenza che comunque aleggia festosa, simbolo di Provvidenza e Bellezza, nonostante la tragicità dell'evento. Su uno scoglio, attonito e incapace di consapevolezza, siede l'ormai celebre Capitano Schettino. Guarda e non agisce. L'azione non lo riguarda. E' finita l'epoca di Kipling e dei suoi "Capitani Coraggiosi". Il mondo di oggi mistifica tutto ed insegna a non agire, restare inerti è più rassicurante. Schettino sembra aver imparato questa lezione e guarda la Dama in Rosso, anche lui ha bisogno di essere salvato.
Una Vita Spezzata
Yara Gambirasio, ginnasta e fanciulla dai mille sogni, tutti infranti da una fine tragica. Il rosa della sua maglietta e l'azzurro delle sue scarpette si contrappongono al buio tetro dello sfondo. Colori vivaci che sono il simbolo della gioiosità della sua vita, come lo stesso cappuccetto rosso della fanciulla della famosa fiaba. Un lupo famelico ha insidiato le loro giovani vite, ma mentre Cappuccetto Rosso vive la sua favola e alla fine risorge dalle viscere del lupo, Yara purtroppo no. Lei non vive una favola, ma una triste realtà metropolitana, dove i lupi sono veri, si nascondono, si camuffano e afferrano le prede nel buio. Infatti in un angolo, in lontananza nelle tenebre, si intravede una presenza minacciosa ed inquietante che spia la grazia di questa adolescente ingenua ed appassionata.
La Rinascita Maya
Basta con previsioni catastrofiche e appuntamenti con la morte, smettiamola di credere a simboli oscuri e casualità del tutto fortuite, e trasformiamo il prossimo 21 dicembre 2012 nella giornata della rinascita: sembra essere questo l'ottimistico messaggio dell'artista. Non più tetri presagi di fine del mondo, ma la valorizzazione dello spirito dell'uomo tramite la meditazione. Ed è questo infatti quello che stanno facendo i personaggi del dipinto: in posizione yoga, circondati da simboli e architetture maya, in mezzo ad erba rugiadosa e sovrastati da un cielo policromo, essi meditano e non trasmettono più la tristezza di chi aspetta la fine, ma la saggezza e la serenità di chi ha fiducia nella sua capacità di rinascita interiore. L'uomo moderno ha perso di vista la fiducia in se stesso, una cappa di piombo viene inculcata dai mass media e da certe forme di potere occulto per rendere gli utenti un esercito di non-pensanti. E' necessario liberarsi da questi vincoli tentacolari e ritornare alla natura, portare l'uomo al centro dell'universo e guidarlo verso un nuovo rinascimento.
Fiore Reciso
Si tratta di un'opera altamente simbolica, quasi naif nella semplicità degli elementi che lo compongono. Il fiore reciso nel sangue rappresenta la vita interrotta di Melissa Bassi, studentessa a Brindisi; i libri in aria sono simbolo del mondo della scuola, sconvolto dall'esplosione; l'individuo in giacca nera è il folle che ha provocato tutto ciò, una figura indistinta che si muove di soppiatto nei fotogrammi di una telecamera, come più volte hanno fatto vedere i mass media. Nonostante la drammaticità dell'evento, l'artista riesce a trasmettere poesia ed ottimismo tramite l'uso dei colori e la romantica immagine del fiore reciso.
Caecus Caeco Dux
Il titolo dell'opera ricorda la famosa affermazione di Erasmo da Rotterdam ed è, nello stesso tempo, un popolare proverbio fiammingo. Infatti il soggetto della tela ricorda il celebre dipinto di Pieter Bruegel, "La Parabola dei Ciechi", custodito nelle Gallerie Nazionali di Capodimonte. L'artista ha però reinterpretato l'opera di Bruegel: i ciechi bruegeliani hanno perso i loro paludamenti cinquecenteschi e sono nudi, con le forme tipiche dei corpi di De Cesario, e il paesaggio del pittore fiammingo è stato trasformato in maniera radicale, diventando mare e cielo con varie sfumature di azzurro. All'orizzonte si distingue chiaramente il contorno dell'Italia, paese che, nonostante il suo glorioso passato, sta lentamente affondando in un mare di guai. E' proprio questo il legame con l'attualità: i ciechi rappresentano gli italiani con la loro "cecità" spirituale, sul punto di cadere nel fosso di un destino infelice, come indicano chiaramente gli avvenimenti più recenti della politica. Una nazione che è sempre stata simbolo della Cultura e della Bellezza, ma che ora è in pieno declino. L'artista vuole quindi, con questo dipinto, lanciare un messaggio catartico. Gli Italiani devono liberarsi dai vincoli di un destino segnato, imposto dal potere, devono ritrovare la luce delle menti e del cuore per tornare ad essere faro di Bellezza in tutto il mondo come lo sono stati nel Rinascimento e in altri periodi della loro storia.Nel corso del Risorgimento hanno dovuto liberarsi dello straniero invasore, oggi devono sbarazzarsi dell'ingombrante fardello di una monotona vita quotidiana regolata dalle leggi occultamente imposte dai mass media e da chi li gestisce. " Se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa", dice il Vangelo secondo San Matteo, se i ciechi ad essere guidati sono di più, la caduta sarà ancora più rovinosa. Tutto ciò può essere evitato, l'Italia deve Risorgere o Rinascere.
La Sposa Lasciata
E' una scultura impreziosita da colori vivaci e forme procaci che, già a prima vista, richiama alla mente la mediterraneità di certe figure femminili legate alla tradizione. E' il titolo, poi, che ci fa comprendere il significato simbolico dell'opera. Si riferisce infatti, in senso lato, all'attuale perdita dei valori umani ed etici che caratterizza il mondo occidentale. Più in particolare, invece, l'opera intende denunciare la crisi del matrimonio, della famiglia e l'aumento di separazioni e divorzi. In questo caso quindi il riferimento non è ad uno specifico fatto di cronaca ma ad una tendenza della società moderna: la donna non è più solo moglie e madre, tanti altri ruoli si accavallano e si aggrovigliano nel suo cervello come sembrano indicare le spire del suo copricapo, che diventa una specie di manifestazione esterna di quello che si svolge nella sua mente. La conseguenza di tutto ciò sono le "spose lasciate", coloro che, nonostante il sovrumano impegno nela vita quotidiana, falliscono nella "gestione" della propria vita privata.
www.giorgiodecesario.it
La Farfallina
Opera giocosa, allegra e ricca di piacevoli effetti cromatici. Si rifà al famoso episodio di Belen Rodriguez che scandalizzò il pubblico del Festival di Sanremo 2012 apparendo sul palcoscenico con un profondo spacco laterale ed esibendo così il tatuaggio di una farfallina nelle parti quasi intime. Il pubblico maschile apprezzò, come si può ben capire dai personaggi che la circondano, visibilmente presi da questa inaspettata visione. Il tema trattato è quindi la superficialità del mondo moderno e la strumentalizzazione dell'accaduto da parte dei mass media. L'osservatore è colpito dall'ironia dell'artista, messa in evidenza dalle espressioni libidinose dei personaggi maschili, e dal suo tocco romantico, rivelato dallo sciame di farfalline dai tanti colori.
La Donna con le Valigie
Quest'opera non si rifà ad un avvenimento preciso ma ad una serie di fatti di cronaca, cioè a quelle donne che, stanche e depresse oppure allettate dal miraggio di una vita migliore, abbandonano la famiglia per non dare più notizie di sè. Scomparse misteriose che alcune volte si concludono tragicamente, altre invece non si concludono affatto e lasciano presagire la volontà di cambiare vita. Le valigie sono piene soprattutto di sogni che tante donne di oggi vorrebbero realizzare, deluse ed amareggiate da una vita piatta e monotona che non le soddisfa, nonostante, talvolta, le apparenze siano ben diverse. Sullo sfondo stanno a guardare la famiglia e gli amici, coprotagonisti inconsapevoli di questa vita noiosa. Anche qui la drammaticità del tema è alleggerita dai numerosi effetti cromatici che lasciano indovinare un atteggiamento ottimistico da parte dell'artista: forse famiglia ed amici stanno solo aspettando il suo ritorno, forse quelle valigie sono troppo pesanti, perchè il loro contenuto non è formato da sogni, ma da pietre che lei stessa ha voluto depositare nel suo cuore. In fin dei conti basta rimuoverle, e la vita tornerà a sorridere.
L'Ultimo Tango
Un uomo in tuta mimetica che balla con una donna molto elegante lungo un tortuoso sentiero di campagna e alcune soldatesse sullo sfondo, anche loro in divisa militare, che guardano questa coppia mentre volteggia in armoniosi passi di danza. Ma è la danza della morte: l'uomo è Parolisi e la donna è sua moglie Melania. L'argomento di quest'opera è quindi il famoso fatto di cronaca nera che tutti conosciamo. L'artista però ha voluto rendere romantico l'ultimo incontro tra marito e moglie, ha voluto trasfigurarlo in un tango passionale, nonostante i macabri dettagli propagandati dai mass media. Un'altra presenza importante in questa fantastica interpretazione dei fatti è la natura. Anche lei sta a guardare, muta. Un bosco fitto e misterioso che conosce tanti segreti, silenzioso testimone di sordidi traffici. Ma è primavera, le sue foglie stanno rinverdendo e il colore della speranza sembra accogliere Melania tra le sue braccia.
La Madonna del Giglio
Subito si indovina il fatto di cronaca che ha ispirato quest'opera: la Costa Concordia che interrompe bruscamente la sua navigazione nei pressi dell'Isola del Giglio. L'artista però non vuole soffermarsi sulle vittime della disgrazia che sembrano essere state inghiottite dalle fitte tenebre dello sfondo, ma sul miracolo compiuto dalla Dama in Rosso che volteggia elegantissima sul relitto. I fiori che ostenta tra le mani sono forse per coloro che non ci sono più, ma la sua danza purificatrice ha salvato migliaia di persone. E' lei la Madonna del Giglio, una presenza che comunque aleggia festosa, simbolo di Provvidenza e Bellezza, nonostante la tragicità dell'evento. Su uno scoglio, attonito e incapace di consapevolezza, siede l'ormai celebre Capitano Schettino. Guarda e non agisce. L'azione non lo riguarda. E' finita l'epoca di Kipling e dei suoi "Capitani Coraggiosi". Il mondo di oggi mistifica tutto ed insegna a non agire, restare inerti è più rassicurante. Schettino sembra aver imparato questa lezione e guarda la Dama in Rosso, anche lui ha bisogno di essere salvato.
Una Vita Spezzata
Yara Gambirasio, ginnasta e fanciulla dai mille sogni, tutti infranti da una fine tragica. Il rosa della sua maglietta e l'azzurro delle sue scarpette si contrappongono al buio tetro dello sfondo. Colori vivaci che sono il simbolo della gioiosità della sua vita, come lo stesso cappuccetto rosso della fanciulla della famosa fiaba. Un lupo famelico ha insidiato le loro giovani vite, ma mentre Cappuccetto Rosso vive la sua favola e alla fine risorge dalle viscere del lupo, Yara purtroppo no. Lei non vive una favola, ma una triste realtà metropolitana, dove i lupi sono veri, si nascondono, si camuffano e afferrano le prede nel buio. Infatti in un angolo, in lontananza nelle tenebre, si intravede una presenza minacciosa ed inquietante che spia la grazia di questa adolescente ingenua ed appassionata.
La Rinascita Maya
Basta con previsioni catastrofiche e appuntamenti con la morte, smettiamola di credere a simboli oscuri e casualità del tutto fortuite, e trasformiamo il prossimo 21 dicembre 2012 nella giornata della rinascita: sembra essere questo l'ottimistico messaggio dell'artista. Non più tetri presagi di fine del mondo, ma la valorizzazione dello spirito dell'uomo tramite la meditazione. Ed è questo infatti quello che stanno facendo i personaggi del dipinto: in posizione yoga, circondati da simboli e architetture maya, in mezzo ad erba rugiadosa e sovrastati da un cielo policromo, essi meditano e non trasmettono più la tristezza di chi aspetta la fine, ma la saggezza e la serenità di chi ha fiducia nella sua capacità di rinascita interiore. L'uomo moderno ha perso di vista la fiducia in se stesso, una cappa di piombo viene inculcata dai mass media e da certe forme di potere occulto per rendere gli utenti un esercito di non-pensanti. E' necessario liberarsi da questi vincoli tentacolari e ritornare alla natura, portare l'uomo al centro dell'universo e guidarlo verso un nuovo rinascimento.
Fiore Reciso
Si tratta di un'opera altamente simbolica, quasi naif nella semplicità degli elementi che lo compongono. Il fiore reciso nel sangue rappresenta la vita interrotta di Melissa Bassi, studentessa a Brindisi; i libri in aria sono simbolo del mondo della scuola, sconvolto dall'esplosione; l'individuo in giacca nera è il folle che ha provocato tutto ciò, una figura indistinta che si muove di soppiatto nei fotogrammi di una telecamera, come più volte hanno fatto vedere i mass media. Nonostante la drammaticità dell'evento, l'artista riesce a trasmettere poesia ed ottimismo tramite l'uso dei colori e la romantica immagine del fiore reciso.
Caecus Caeco Dux
Il titolo dell'opera ricorda la famosa affermazione di Erasmo da Rotterdam ed è, nello stesso tempo, un popolare proverbio fiammingo. Infatti il soggetto della tela ricorda il celebre dipinto di Pieter Bruegel, "La Parabola dei Ciechi", custodito nelle Gallerie Nazionali di Capodimonte. L'artista ha però reinterpretato l'opera di Bruegel: i ciechi bruegeliani hanno perso i loro paludamenti cinquecenteschi e sono nudi, con le forme tipiche dei corpi di De Cesario, e il paesaggio del pittore fiammingo è stato trasformato in maniera radicale, diventando mare e cielo con varie sfumature di azzurro. All'orizzonte si distingue chiaramente il contorno dell'Italia, paese che, nonostante il suo glorioso passato, sta lentamente affondando in un mare di guai. E' proprio questo il legame con l'attualità: i ciechi rappresentano gli italiani con la loro "cecità" spirituale, sul punto di cadere nel fosso di un destino infelice, come indicano chiaramente gli avvenimenti più recenti della politica. Una nazione che è sempre stata simbolo della Cultura e della Bellezza, ma che ora è in pieno declino. L'artista vuole quindi, con questo dipinto, lanciare un messaggio catartico. Gli Italiani devono liberarsi dai vincoli di un destino segnato, imposto dal potere, devono ritrovare la luce delle menti e del cuore per tornare ad essere faro di Bellezza in tutto il mondo come lo sono stati nel Rinascimento e in altri periodi della loro storia.Nel corso del Risorgimento hanno dovuto liberarsi dello straniero invasore, oggi devono sbarazzarsi dell'ingombrante fardello di una monotona vita quotidiana regolata dalle leggi occultamente imposte dai mass media e da chi li gestisce. " Se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa", dice il Vangelo secondo San Matteo, se i ciechi ad essere guidati sono di più, la caduta sarà ancora più rovinosa. Tutto ciò può essere evitato, l'Italia deve Risorgere o Rinascere.
La Sposa Lasciata
E' una scultura impreziosita da colori vivaci e forme procaci che, già a prima vista, richiama alla mente la mediterraneità di certe figure femminili legate alla tradizione. E' il titolo, poi, che ci fa comprendere il significato simbolico dell'opera. Si riferisce infatti, in senso lato, all'attuale perdita dei valori umani ed etici che caratterizza il mondo occidentale. Più in particolare, invece, l'opera intende denunciare la crisi del matrimonio, della famiglia e l'aumento di separazioni e divorzi. In questo caso quindi il riferimento non è ad uno specifico fatto di cronaca ma ad una tendenza della società moderna: la donna non è più solo moglie e madre, tanti altri ruoli si accavallano e si aggrovigliano nel suo cervello come sembrano indicare le spire del suo copricapo, che diventa una specie di manifestazione esterna di quello che si svolge nella sua mente. La conseguenza di tutto ciò sono le "spose lasciate", coloro che, nonostante il sovrumano impegno nela vita quotidiana, falliscono nella "gestione" della propria vita privata.
www.giorgiodecesario.it
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